Si è tenuta in questi giorni a Malta la conferenza organizzata da EU Fund for Malta 2014-2020 “Investing in Sustainable Fisheries and Aquaculture”:
nei due giorni previsti si sono succeduti temi quali l’aquacoltura, la possibilità di utilizzo di ami sostenibili ed altri soggetti più politicamente “caldi” a Malta quali le quote per la pesca ai tonni ed ai pescispada.
Il tema degli interventi è stato la pesca sostenibile e l’ngo “Sharklab Malta ” è stata invitata a presentare un intervento sullo scopo stesso dell’ngo e la sua interazione con i pescatori locali.
L’iniziale accoglienza abbastanza distaccata dei 300 pescatori maltesi presenti nella sala si è trasformata in interessata attenzione quando è stato chiarito che lo scopo di “Sharklab Malta” non è quello di chiedere loro di smettere di pescare squali.Questa richiesta sarebbe infatti irrealistica ed infattibile.
nei due giorni previsti si sono succeduti temi quali l’aquacoltura, la possibilità di utilizzo di ami sostenibili ed altri soggetti più politicamente “caldi” a Malta quali le quote per la pesca ai tonni ed ai pescispada.
Il tema degli interventi è stato la pesca sostenibile e l’ngo “Sharklab Malta ” è stata invitata a presentare un intervento sullo scopo stesso dell’ngo e la sua interazione con i pescatori locali.
L’iniziale accoglienza abbastanza distaccata dei 300 pescatori maltesi presenti nella sala si è trasformata in interessata attenzione quando è stato chiarito che lo scopo di “Sharklab Malta” non è quello di chiedere loro di smettere di pescare squali.Questa richiesta sarebbe infatti irrealistica ed infattibile.
La pesca locale maltese si basa su diverse specie di squali (quali gattucci e gattopardo) e comunque una regolamentazione per proteggere indistintamente tutte le specie di squali esistenti nel Mediterraneo non sarebbe fattibile: non tutte le specie di squalo sono infatti in egual misura in via di estinzione e per questo motivo è di vitale importanza ricavare dati precisi riguardanti gli squali e la loro effettiva popolazione, specie per specie.
La collaborazione con i pescatori è essenziale per poter avviare questo tipo di fruttuosa ricerca che dovrebbe condurre ad una migliore conoscenza degli squali ed ad una più efficace strategia per difenderli.
L’intervento si è concluso con alcune domande da parte della cooperativa locale dei pescatori che si è anche informata su come i pescatori stessi possano procedere per recuperare e fare avere a Sharklab Malta uova di squalo ritrovate da loro stessi all’interno di esemplari ormai pescati e sbarcati al mercato ittico.
L’ngo si occupa infatti di dare una seconda possibilità a uova recuperate al mercato ittico da mamme squalo pescate : queste vengono fatte sviluppare in ambiente protetto e rilasciate dai volontari di Sharklab Malta in mare una volta schiuse.
“Sharklab-Malta” was invited to participate in the EMFF 1.4.1. Training for Fishers seminar in Malta. The invitation came directly from the director general of fisheries in Malta.
The presentation shared with fishers the objectives and research currently being undertaken by Sharklab. It also focussed on the need for more research and cooperation between all stakeholders with a vested interest in ensuring a long term goal of a better more sustained marine environment for all.
The presentation shared with fishers the objectives and research currently being undertaken by Sharklab. It also focussed on the need for more research and cooperation between all stakeholders with a vested interest in ensuring a long term goal of a better more sustained marine environment for all.