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RIPLESSIONE: SE NON CI FOSSE LA GUERRA IN CORSO DI CUI NON SIAMO IN GRADO DI PREVEDERE LA FINE E LE CONDIZIONI NECESSARIE PERCHE’ CIO’ ACCADA, L’ACCORDO PER L’ALTO MARE E IL 30% DI AMP, PUR MANCANDO DI UNA RATIFICA ATTUATIVA, POTREBBE DARCI UNA GIUSTIFICATA SPERANZA PER IL FUTURO NOSTRO E DELLE RISORSE MARINE DEL PIANETA!
PURTROPPO NON PUO’ ESSERE COSI’ PERCHE’ L’ATTUALE SCENARIO GEOPOLITICO MONDIALE HA MESSO IN EVIDENZIA SIGNIFICATIVE DIFFERENZE FRA I GRANDI PAESI, PROPRIO NEL PERCEPIRE L’AMBIENTE IN TERMINI DI TUTELA O SFRUTTAMENTO.
NON SI TRATTA DI DISCRIMINARE “BUONI E CATTIVI”, MA DI CERTO PAESI DI GRANDISSIMO IMPATTO DEMOGRAFICO SONO PIU’ PROPENSI ALLO SFRUTTAMENTO CHE ALLA TUTELA.
ESISTONO POI LOBBIES MONDIALI PER LO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE MINERARIE DEL DEEP SEA O DELLA BIODIVERSITA’ BREVETTABILE CHE AMMANTANO DI GRIGIO LE ASPIRAZIONI GREEN CHE CONDIVIDIAMO.
IL TRATTATO FIRMATO ALL’ONU ORA, SUONA PIU’ COME UN AUGURIO CHE UNA CONQUISTA CONDIVISA E OPERATIVA !!!
Roberto Di Lernia
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