La zuppa di pesce è un tipico piatto marinaro in cui il pescato fresco del giorno viene portato a cottura in una base di pomodori idealmente freschi ed erbe aromatiche. Molluschi,Crostacei e Pesci di pesca locale nel rispetto dei diversi tempi di cottura ..rilasciano i loro umori in un liquido denso e profumato che fà la gioia di chi riesce a fruire di qusto piatto tipicamente mediterraneo ,ma che ha equivalenti in tutte le zone di pesca del pianeta .
L’ambiente marino costiero di scoglio o sabbia diversifica le diverse zuppe che localmente possono prendere il nome di “Ciupin”,”Buridda”,” Bagnun”,”Caciucco”, “Boreto”, “Brodetto”,” Sa cassola de pisci”, “ U bredette “,”Brudèt ad pès” per stare lungo le nostre coste , ma anche “Bouillabaisse”, “Bisque”,”Botvin’ja”,”Dashi”, “Halàslè “,”Oden”, “ Riblji paprikas”, “Saconcho”, “Tom yam”, “ Ucha”, “ Waterzooi “ ,”Fanesca” , se vogliamo viaggiare in area mediterranea o anche distanti dalle Colonne d’Ercole. La metafora della zuppa va bene perche’ in un contenitore si possono mettere specie simili o anche molto diverse e le distanze per procurarsi il necessario, possono essere sufficientemente vicine come estremamente lontane.
La metafora cade però perchè se dalla zuppa ci aspettiamo qualcosa di “goloso” e magari originato da pesca locale con metodi a ridotto/minimo impatto sull’ambiente marino, BFGF si è trasformato in un contenitore di notizie raramente gradevoli fino a quelle drammatiche locali o planetarie in cui talvolta i protagonisti non sono gli organismi marini,ma squallidi umani ormai identificabili come i farabutti del mare (FdM) !
Nelle ultime notizie riportate esiste un’grande protagonismo degli FdM ,come quelli che hanno devastato le scogliere sommerse nel Golfo di Napoli per soddisfare le smanie insaziabili di altri FdM che vogliono e insistono nel consumare i Datteri di Mare il cui consumo è severamente vietato da decenni per legge europea. Gli FdM pescano di notte nelle Aree Marine Protette (AMP),usano reti illegali vietatissime ,ma possono anche immergersi preferibilmente “ in notturna” per fiocinare Cernie,Dentici e quant’altro venga richiesto da altri FdM che nella ristorazione vogliano soddisfare l’ingordigia di colleghi avventori ( Covid o non Covid ).
Abbiamo anche notizie di prelievo distruttivo di biodiversità, come per i Cavallucci di mare e le Oluturie commissionato da un grandissimo paese asiatico dove l’essere FdM verso la fauna marina ,ma anche di terraferma(FdT) non ha mai costituito un problema esistenziale e ora ,avendo ridotto all’osso le enormi risorse locali delle propie aree marine di competenza , spadroneggiano in tutte le acque del Pianeta, competendo con altri FdM da sempre impegnati in uno sfruttamento di rapina della biodiversità ormai residua.
Notizia recente è quella dello spiaggiamento di pesci morti lungo le coste iraniane del Golfo Persico e questa volta gli iraniani accusano i cinesi di pratiche distruttive nella pesca in quanto questi vengono accusati di usare l’elettricità come metodo di cattura ; questo è un metodo altamente distruttivo per Plancton e avannotti e quasi ovunque considerato una specialità da pescatori di frodo.
Se le cose stanno così l’amicizia opportunistica fra Cina e Iran non viene particolarmente onorata dal primo paese, ma di ciò non ci sarebbe minimamente da stupirsi dal momento che la numerosità dei chinos inibisce e rimuove qualsiasi visione di rispetto della biodiversità del Pianeta e con una mentalità consolidata che si perde nei secoli.
La regola generale è un pò quella del prendi tutto quello che vuoi finche’ ce n’è e magari con meno remore se lo fai nelle aree territoriali di altri! Gli FdM però partono anche dai nostri porti, come quello ad esempio di Mazara del Vallo, per andare a rubare POLPI e pescato nel Golfo di Guinea,magari giocando come “biscazzieri” con le diverse leggi locali di pesca esistenti fra Sierra Leone e Senegal .
Lì i nostri FdM si trovano comunque sempre in buona compagnia con i soliti Chinos, ma anche con barche spagnole ,coreane e di altri paesi africani col risultato finale che le popolazioni costiere, da sempre dedite alla pesca per il loro sostentamento, non dispongono più di risorse sufficienti per sopravvivere …..e unitamente ad altri fattori politico-economici sono costrette ad emigrare verso Nord …attraverso il Sahara per poi attendere in condizioni miserabili il momento per attraversare il Mediterraneo e giungere sulle coste europee.
Ecco quindi che BFGF diventa un contenitore di notizie, quasi sempre pessime sia per la vita dei Mari ed Oceani ,come per le popolazioni che dal mondo acquatico hanno sempre e storicamente ottenuto il necessario per vivere! In questo scenario planetario come un fulmine…fà il suo ingresso attraverso Netflix il documentario SEASPIRACY ,duro e crudo, tutto da vedere e che mette ben in evidenza l’estensione planetaria dell’organizzazione della comunità dei FdM !
Si salvi chi può ! Arrivano le proteste dei certificatori “ collusi “ con l’industria della pesca e dei difensori del diritto al lavoro del popolo spesso malpagato e anche sfruttato ,ma sopratutto imbarcato sulle navi pescherecce specializzate nella distruzione di fondali e/o degli stock di pesce in superficie.
Se poi pensiamo che tolto un asporto totale di circa un 40% by chinos, è propio il “nostro” mondo occidentale il maggior fruitore del pescato mondiale, sotto forma di surgelati, congelati, decongelati poi messi a disposizione del pubblico attraverso la grande distribuzione ,si comprende bene come il coraggiosissimo report SEASPIRACY ,possa aver irritato il mondo dei FdM. Infatti son propio gli FdM che traggono grandissimi profitti a scapito delle generazioni presenti e future. Alla fine del video visibile su Netflix e di cui su BFGF trovate il trailer …viene dato l’invito a non mangiare più pesce , ecco e così casca il mondo!
E’ un invito coerente con il pensiero e il sentire di chi ha rischiato anche la vita proprio per raccogliere il materiale del documentario , ma che può essere efficacemente convertito in un più “applicabile alla realtà” …mangiate meno pesce e che sia da pesca locale ; inoltre seguite la stagionalità, evitate le specie sotto stress da prelievo ; imparate a conoscere altre specie di pesca stagionale e locale e sopratutto imparate a distinguere un PESCE FRESCO rispetto ai limiti sanitari obbligatori per la vendita e il consumo diffusi sui banchi di vendita !
Convincetevi che l’istituzione di una percentuale ( stimata al 30% ) di aree marine protette (AMP) a livello planetario potrebbe se accolta dagli Stati, ….rallentare se non fermare e recuperare l’attuale trend devastante per la vita acquatica del Pianeta. Quanto denunciato da SEASPIRACY ,non cambia se non in peggio quanto già comparso 12 anni fà col video THE END OF THE LINE di Rupert Murray….e la conclusione è quella che SE NON SI MODIFICANO I CONSUMI la situazione diventerà IRREVERSIBILE , MA IN TEMPI SEMPRE PIU’ STRETTI ,con tutte le conseguenze implicite!
Abbiamo anche accennato agli FdT …bè per questi esiste sempre su Netflix COWSPIRACY di pochi anni fà e di cui come ambientalista, raccomando la visione perche’ MARI e TERRE non sono separabili dalle loro dinamiche!
Da ultimo e fine lettura vi offro un possibile identikit del fenotipo (aspetto fisico ) che potrebbe farvi riconoscere a vista, sia un FdM come un FdT. I caratteri nell’insieme sono ben marcati e ne traspare tutta la potenziale voluttà e avidità nel voler distruggere mari e foreste a puro ed esclusivo fine di lucro,mentre i padiglioni auricolari ben sviluppati ,sembrano essere vantaggiosi per cogliere le notizie di assenza di controlli della guardia costiera o ecologica, quando si và a rapinare le risorse ambientali.
Inoltre eccovi due brevi e simpatici video, dove nel primo viene messa in mostra tutta la simpatia di un dialogo fra chi fà domande e una venditrice di pesce della Costiera Romagnala ( Cattolica ). I pesci sono freschi, i prezzi più che giusti ,la sostenibilità … non è prevista con la pesca a strascico che però è quella quasi esclusivamente praticata in Adriatico e in questo senso si possono notare dei Palombetti, delle Razze a rischio estinzione e inoltre le dimensioni di alcuni esemplari di Rana pescatrice, i quali potevano restare a crescere ancora prima di essere sottratti al loro ambiente e portati a terra .
Guarda il Video >> Motopesca Bisu/Nonno Bisu
Nel secondo video si esibisce un frizzante venditore napoletano che oltre a mostrare le meraviglie delle sue offerte ,insegna ai potenziali clienti cosa sono i pesci e come si riconoscono! Con la sua performance non si rimpiange più di tanto una teatralità naturale, ben messa in scena dagli indimenticabili Totò e Peppino De Filippo poi !
Guarda il Video >> Pescheria NAPOLI: 10 cose essenziali da sapere quando si va in pescheria!
Buona lettura e visione,
Roberto Di Lernia