Il Senegal si trova in una delle zone più pescose al mondo. Per i pescatori locali, tuttavia, i bastimenti stranieri che spesso entrano illegalmente nelle loro acque territoriali stanno trasformando quel mare “in un deserto liquido”. Gli scontri tra le piroghe e i grandi pescherecci sono all’ordine del giorno, e i pescatori piangono vittime, costi ecologici ed economici.
Il cambiamento climatico colpisce più duramente gli animali che vivono in mare: quando la temperatura sale, per loro non c’è riparo: occorre ricostituire le popolazioni ittiche e limitare la distruzione degli habitat.
Dai fondali di internet è riemerso un articolo/intervista del 2015 e dato per perso nelle sabbie dell’Adriatico. L’intervista opera di una fulminea Rana Pescatrice al secolo la giornalista food blogger Annalena De Bortoli, è rivolta a 3 biologi milanesi impegnati nelle problematiche marine: Roberto Di Lernia, Angelo Mojetta ed Enrico Mancuso attivi con il progetto “Blue Food : Green Future ?” per tutta la durata di EXPO’ 2015 a Milano.