Sono oltre vent’anni che mentre la biodiversità marina è supersfruttata dagli interessi commerciali della pesca industriale, con l’obiettivo di generare una qualche controtendenza nella moltitudine di consumatori voraci e spesso indifferenti, sono comparsi alcuni video scioccanti, oltre che ben documentati sulle sempre più difficili condizioni della vita acquatica.Tra questi nel 2008 ( versione ita) “Salviamo il PIANETA BLU” ( I nostri mari a rischio ) ad opera della BBC e nel 2010 (versione ita, pubblicata da Feltrinelli per Slow Food) “AL CAPOLINEA ,THE END OF THE LINE” di Rupert Murray Questo ultimo video particolarmente incisivo e realistico con annesso volumetto intitolato “UN MONDO SENZA PESCI” riportava sul retro della copertina uno stralcio tradotto e ripreso da “The Times” che poneva l’accento su “Ora sappiamo tutto : è il momento di agire”.
A guardare quello che si è visto nel frattempo sui principali banchi pesce in Italia e prendendo ad esempio Milano, la scomparsa drastica del Tonno rosso mediterraneo,sostituito massivamente con la specie oceanica “Pinnagialla” è andata di pari passo con la progressiva riduzione della taglia dell’irrinunciabile Pesce spada.
Globalmente un 20/25 % del pescato proviene dal Mediterraneo ,mentre tutto il rimanente dal resto del Mondo con una significativa incidenza Nord Atlantica ma senza trascurare l’importazione di Cozze surgelate dal Chile !
Nel 2015 la televisione italiana attraverso un servizio di PRESA DIRETTA ha riproposto praticamente le stesse tematiche dei video citati prima con un inchiesta/denuncia intitolata PESCA SELVAGGIA.
E’ propio questo servizio ,articolato e capillare sulle realtà contradditorie del Mediterraneo che Blue Food: Green Future? vuole riproporre all’attenzione di chi ci visita/ segue , perché la sensazione è quella che nulla o quasi sia cambiato in positivo ….anzi !
Andate su : http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d04306f4-446c-4ea7-a832-8a2ca022dca1.html
Il video dura abbastanza e se amate la vita marina non guardatelo la sera perché passereste una notte agitata, se non insonne!
Sono passati tre anni da questo report e la mia amica Erika di Sharklab da Malta mi ha comunicato la sensazione per un trend negativo e poco recuperabile, visti gli interessi avidi in gioco!
Io, invitandovi a vedere il servizio purtroppo attualissimo ,vorrei dare uno stimolo per riflettere intensamente su questa realtà drammatica.
Nulla sembra cambiare nelle abitudini alimentari come dimostra il menù in lavagna di un ristorantino di Arezzo…..di nome “Il Vicolo”.
Sembra proprio di essere entrati un vicolo cieco dove le ore rimaste …..ci fanno intravedere che dei pesci rimarranno soltanto le lische o le “resche” per usare una terminologia più di moda.
Roberto Di Lernia