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SEA SHEPARD: GIUSTIZIERI, PIRATI E DERELITTI DEI MARI.

Vedi Articolo>> Sea Shepherd conservation society

SEA SHEPARD (SS) nasce nel 1977 a Vancouver , separandosi polemicamente da Greenpeace (Vancouver 1971). Il suo fondatore Paul Watson non condivideva le modalità operative dell’associazione di cui faceva parte e di cui era stato anche uno dei fondatore , ritenendo che la salvaguardia della vita marina doveva avvenire con ogni mezzo e nei casi considerati limite anche con l’impiego della forza. Greenpeace si propone da sempre come “non violenta” e adotta una filosofia di comunicazione in cui l’incisivita’ non deve lasciare mai il passo a metodi che non siano pacifici.


L’atteggiamento verso Greenpeace da parte di SS  è tutt’ora spesso polemico e in alcuni casi rancoroso,ma stà di fatto che le due associazioni portano avanti dalla loro origine campagne sempre impegnate per la difesa dei Mari e della loro vita. Che SS sia metodologicamente bellicosa ,appare anche dallo stemma/bandiera che si ispira alle temibili navi corsare che seminavano in passato il terrore in alcune aree del Pianeta.

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Coerentemente, nella storia di SS non mancano episodi di speronamenti nei confronti di battelli sorpresi in attività di pesca illegale e pirata, fino a restare a sua volta vittima dell’aggressività “criminale” di una nave baleniera giapponese in Antartide con gravi danni e con rischio per lo stesso equipaggio di coraggiosi ambientalisti 


L’associazione è comunque ricca di mezzi economici e può vantare una flotta di barche veloci anche corazzate da utilizzarsi in imprese “eroiche “  nei Mari del Pianeta.

              

Quindi pirati o giustizieri ? Sicuramente in un mondo sempre più violento e dove la rapina delle risorse marine e’ diffusa e scarsamente contrastata, il ruolo di giustizieri a volte gratifica  individualmente anche chi ritiene  che educazione e condivisione devono seguire altre metodologie di comunicazione verso il grande pubblico, se si  vuole promuovere una consapevolezza verso il rispetto della vita e un consumo sostenibile di tutte le specie marine

L’effetto Zorro, il giustiziere della notte  difensore dei poveri ,non manca certo di fascino nelle singole operazioni di successo ,ma Il vero problema sono le Multinazionali della pesca contro le quali l’arma potenzialmente vincente è quella di modificare i consumi e togliere così la fonte di guadagno ai veri predoni del Mare.

Una seria politica del Cibo planetario può far molto in questo senso e il messaggio può essere : solo pesca locale e difesa delle popolazioni costiere che devono essere educate ,se già non lo sono, ad utilizzare metodi di pesca più sostenibili. E qui si giunge anche al caso limite dove le popolazioni costiere depauperate del propio pescato dalla pesca “pirata” mondiale di grandi potenze come Cina , Russia, Corea, Indonesia, Norvegia, e USA e altri ancora,  si trovano costrette a pescare per sopravvivere senza curarsi se le specie che riescono ancora a prelevare siano o meno a rischio di estinzione.

SS fu denunciata anni fà per aver aggredito con una sua nave un’equipaggio di disperati sud-americani che pescavano Squali per rifornire di Pinne i soliti assatanati compratori cinesi ! Attualmente il ruolo encomiabile di SS è propio quello di cooperare con le guardie costiere dei vari paesi per la denuncia e il sequestro contro chi pratica le pesca pirata e in questo si trova del tutto allineata con quello che da sempre ha contraddistinto anche l’azione di Greenpeace.

Come si vede il ruolo di pirati, giustizieri e derelitti ha dinamiche molto interconnesse e in questo momento in cui la pandemia ha ridotto di molto i controlli in Mare…. sia Sea Shepard , come Greenpeace svolgono un ruolo importante per la tutela del Mondo Acquatico di questo bistrattato Pianeta

Roberto Di Lernia

 

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