BFGF per il mese di gennaio vi propone na’ zuppa “fusion” un po’ audace e vittoriosa in tavola, ma la cui freschezza della materia prima ben in mostra, evidenzia un manipolo di componenti scelti per l’arduo cimento e che fonderà lo “strano”, tendendo ad un imperituro e fulgido mix giammai “ciociaro e burino”, il cui destino è segnato da un luminoso orizzonte di gastrica gloria.
Il piatto è per quattro persone, ma anche due se molto voraci e la materia prima è esposta con orgoglio da un ambiziosa “pesciarola”
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Dalla cassetta dei MELONI se ne prenda uno giallo invernale, assicurandosi che sia nostrano e non importato dalla Cina; bisogna calcolare una fetta a persona e ciascuna deve essere tagliata a pezzi molto piccoli in modo che possano quasi disfarsi in una larga pentola di coccio e a fuoco basso.
A ricevere i pezzi di MELONI nella pentola di coccio, saranno abbondante olio di frantoio extravergine, 3/4 filetti di acciughe dissalate di San Benedetto del Tronto ( ma anche altre provenienze sono idonee!) che dovranno disfarsi, aglio solo nostrano e mai cinese che dovrà appena indorarsi, capperi salati di Salina o Pantelleria (secondo i gusti, scegliere se usare capperini o capperoni!), salvia e 1/2 foglie d’alloro essiccato e… irrinunciabile, almeno un peperoncino fresco piccante di Fondi ( LT )…, ma se fosse di Calabria va bene lo stesso, basta che non vi venga voglia di aggiungere anche una o più cucchiaiate di N’duja!
Aggiungere un 1/2 bicchiere di vino “de li Castelli purchè bbono”, sfumare e quindi far andare a fuoco lento coi pezzi di MELONI. Rimescolando con cura, appena i pezzi di MELONI si saranno disfatti, aggiungere una scatola di pomodori (assolutamente non cinesi) SAN MARZANO Gerardo di Nola e far restringere sempre a fuoco lento, “assaggiando il sale” secondo i propri gusti!
E’ quindi il momento di onorare la pescivendola e i suoi prodotti freschi, come in mostra nella cassetta
ovvero:
— 1 Ricciola da un kg
— 2 Totani
— 2 Canocchie
— 3 Gamberi rosa
- Pulite i totani e tritate le teste e i tentacoli che metterete per primi a cuocere nella pentola
- Aggiungete le canocchie e lasciate che prendano un colore rossastro e subito dopo i 3 gamberi rosa
- Aggiungete la ricciola intera, avendo cura di rigirarla, ma mantenendola intera in modo che possa essere servita senza rompersi, su un piatto ovale a fine cottura
MELONI cor su’ PESCE sarà pronto per essere degustato e qui libertà d’azione sull’uso di crostini di pane e uso di olio e limone per la ricciola sul piatto di portata!
Fondamentale la spolverata finale di prezzemolo fresco tritato!
Facoltativo un cucchiaio di senape forte nel sugo di cottura. Se il Pesce può cambiare, purchè sia freschissimo,…i MELONI ce li teniamo… e allora anche d’inverno cerchiamo di trarne vantaggio, finchè sarà possibile.
Dimenticavo…un buon vino bianco dell’Italia centrale non deve mancare! (topico e raro l’Anthium di Bellone, ma un Verdicchio, un Passerina o un Pecorino…saranno degnissimi!)
Buon appetito e Buon 2022… si spera,
Roberto Di Lernia
Prossimamente procedero’ a realizzare la ricetta.Spero di trovare il pesce freschissimo come ha fatto la protagonista, che in risposta a Scalzi si è procurata dell’ottimo pesce, chissà a quale pescheria si sarà rivolta?? Se ne siete a conoscenza fatemelo sapere, onde evitare che la ricetta non sia speciale in onore del nostro chef Roberto!!! 👏👏👏🥰